001 - Scatole compassi con balaustrino e tiralinee ( quello a sinistra risale alla fine del 1800 mentre l’altro è dei primi anni ’60 ) 002 - Pennini per Rapidograph Rotring Variant 003 - Da notare il prezzo di lire 850 ( siamo nel 1965) per il pennino dello 0,4 004 - Attacco Rapidograph/Compasso a lire 1100 005- Uno dei primi modelli di penne Rapidograph con caricamento inchiostro tipo “stilografica” 006 - Flaconcino di inchiostro china nero 007 - Un balaustrino Werein con accessori 008 - Scatola con 8 puntali Rotring ( 0,1-0,2-0,3-0,4-0,5-0,6-0,8-1,2) completa di cannuccia, ghiere smontaggio, attacchi per compasso e pennini di scorta il cui costo complessivo nel 1965 era tra le 18.000 e le 20.000 lire (cifra proibitiva per quel tempo) 009 - Ancora penne Rotring con accessori (ghiere smontaggio pennino, pennino sciolto) e puntali. Il costo medio di un puntale (pennino,corpo e serbatoio inchiostro) era di 1450 lire. Lo 0,2 era molto più caro. 010 - La scatolina di plastica gialla dove tenevamo la nostra attrezzatura.
011 - Ancora la scatolina gialla ( successivamente di colore verde scuro) fornita nel 1963 dal Professore di disegno Manzionna alla modica cifra di 100 lire. 012 - Puntine da disegno a 3 punte, gomma di matita, gomma pane, “grattino” per affilare le mine e temperamine giallo. 013 - Scalimetro e doppiodecimetro in legno. 014 - Ve la ricordate la Scolorina? Utile ma occhio ai buchi nel foglio. 015 - La spazzola del disegnatore. 016 - Il famoso album per gli schizzi la cui vendita era esclusiva della cartoleria “La Tecnica” di Via Pietro Custodi (vicino al Feltrinelli). 017 - Alcuni normografi con il loro pennino per la china. 018 - Mascherine pesanti Vibo color arancio per cerchi e raccordi in china. 019 - Goniometri in plastica e curvilinee in legno. 020 - Mascherine sottili verdi da usare con la matita. 021 - Coppia di squadre Vibo a 30° e 45° rispettivamente di 350 e 250 mm di lunghezza.